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Liturgia della Domenica 8 Dicembre - Il Commento di Don Claudio
Il Vangelo di Luca che ci accompagna in questo anno liturgico, racchiude nei suoi due primi capitoli quello che comunemente viene chiamato il Vangelo dell’infanzia [cap 1 80 vv - cap 2 52 vv]. Potremmo dire è il racconto di due famiglie che improvvisamente sono raggiunte dall’imprevedibilità e dalla novità che Dio mette in campo nell’ordinaria quotidianità che Zaccaria ed Elisabetta, Giuseppe e Maria portano avanti come tante altre famiglie dell’epoca.
Quando Dio entra nella storia di una famiglia inevitabilmente tutto non può essere come prima. Quando Dio mette alla prova Zaccaria da una parte e Maria dall’altra, Egli sa che dovrà portare a casa (usando un linguaggio dei nostri giorni) un risultato che sarà solo l’inizio di una storia nuova, grande, seppur piccola, fatta di umanità e fatta di salvezza!
Maria, racconta l’evangelista, nel brano di Vangelo da poco proclamato, rimase turbata a quel saluto dell’Angelo. Turbato rimase Zaccaria. Ma questa piccola, giovane donna, a differenza dell’anziano parente, sa aprire il suo cuore, sa dire di “si” a questo Dio che con Lei vuole fare storia di salvezza.
Maria modello di disponibilità. Maria esempio di umanità, una di noi, turbata, incerta, forse incapace di comprendere fino in fondo ... Maria sa dire di “si”. “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. È qualcosa di straordinario quello che la Chiesa ci invita a celebrare nel cammino dell’Avvento.
Preservata dal peccato originale Maria diventa tabernacolo vivente con la sua gestazione, lei si fa avvento, attesa, accoglienza per (un) Dio che chiede di scegliere strade nuove, inaspettate, coinvolgenti... Dio che si fa contro ogni previsione, bambino per arrivare a noi abitando per nove mesi in Maria per poi, donandolo al mondo, diventarne lei stessa la prima discepola...
Tutta bella sei o Maria. Bella per il tuo esempio. Bella per la tua trasparenza e semplicità. Bella per la tua disponibilità e accoglienza. Bella per il tuo “si”. Rallegrati e rallegraci o Maria. Noi uomini di questo tempo difficile e travagliato abbiamo bisogno di guardare a Te, al tuo sorriso, alla tua gioia... portaci a Gesù, facci scoprire il Figlio Tuo.
Aiutaci a fare di questo tempo di attesa un tempo nel quale andare nel cuore del mistero che ci restituisce la nostra grandezza di uomini e di donne che in Dio e nel Figlio suo Gesù si riscoprono figli e fratelli. Infondi in noi la speranza che viene da chi si mette nelle mani di Dio. Accompagna il nostro cammino perché anche le paure e le fatiche non appesantiscano il nostro andare ma siano occasione per crescere, per rinnovare il nostro “si”, per vivere in pienezza ogni istante della vita.