Liturgia della Domenica 13 Ottobre - Il Commento di Don Claudio

uomo inginocchiatoTappa settimanale. Appuntamento con la liturgia e appuntamento con la Parola. Quella Parola che la lettera agli Ebrei dice è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio. 

La Parola di Dio è viva nella misura in cui noi la facciamo parlare alla nostra vita! Resta lettera morta se a lei preferiamo altre parole, altri discorsi, altri ragionamenti. Per cogliere la Parola, per comprenderne tutta la portata credo sia necessario quella sapienza che deve essere implorata da Dio e coltivata nel cuore perché consapevoli che è un bene estremamente prezioso. 

La Parola oggi ci racconta di un tale che corre incontro a Gesù, per la strada. Quante strade percorriamo anche noi e chissà se ci capita di correre incontro al Signore… Questo tale vuole sapere che cosa deve fare per avere la vita eterna, per ereditare la felicità, per vivere in pienezza questa esistenza.

E Gesù elenca a lui, e a noi, cinque comandamenti e un precetto che hanno come destinatari il prossimo. La potremmo definire la tabella di marcia per vivere bene la propria vita. Fin dalla giovinezza ha osservato queste cose, le abbiamo osservate anche noi!

Gesù fissa lo sguardo su di lui, fissa lo sguardo su di noi… e ama! Gesù nella sua proposta ama! Basterebbe solo questo per pensare ad un epilogo diverso da quello che conosciamo raccontato dai Vangeli… sentirsi raggiungere dallo sguardo di Gesù che ama. Ma le parole fanno la differenza… la Parola fa la differenza! 

Una cosa sola ti manca. Quanto cercare a volte segna le nostre giornate e non ci accorgiamo che una sola cosa ci manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, avrai un tesoro in cielo… poi vieni, seguimi!

Dare è un verbo che sembra infastidire un po’ le nostre orecchie… dare, verbo che sembra far paura! Noi vogliamo prendere, trattenere, accumulare. Nel Vangelo il verbo amare si traduce sempre con il verbo dare!  

Dona. Sarai felice se farai felice qualcuno. Tu non sei ciò che hai, ma ciò che dai.

Credo sia un’esperienza che appartiene a tutti noi. Quando magari inaspettatamente doniamo tempo, attenzione, piccoli segni di affetto… ci accorgiamo che rendiamo felici l’altro e rendiamo felici noi stessi. Sarai felice se farai felice qualcuno!

Lasciamoci guardare da Gesù. Lasciamoci raggiungere dal suo sguardo di amore. Non abbiamo paura di metterci in gioco… non sono gli anni che contano, giovane o adulto, ragazzo o anziano… sappi è il tuo donarti, il tuo essere vivo, il tuo seguire il Signore che ti domanda di togliere tutto ciò che è di intralcio, di peso, di ostacolo per scoprire la strada della piena realizzazione, della felicità, della vita eterna! Quella che ci rende autenticamente vivi e felici!