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Liturgia della Domenica 18 Febbraio - Il commento di Don Claudio
Abbiamo iniziato il cammino quaresimale. Sulla porta d’entrata, allo starter, tre sono state le parole chiave che abbiamo trovato: digiuno, elemosina, preghiera. Parole un po’ desuete dai nostri vocabolari ma che ancora hanno una valenza strategica nel nostro essere discepoli.
L’itinerario ci porta ora a sostare sulle cinque domeniche di quaresima, poi ci sarà la domenica di passione che aprirà la Settimana Santa e che ci proporrà la lettura della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, quest’anno, secondo Marco.
Ogni anno la prima domenica ci parla delle tentazioni, la seconda della Trasfigurazione.
Il libro della Genesi ci ricorda una delle tante alleanze che Dio ha stipulato con il suo popolo. Un’alleanza che nasce dall’esperienza del diluvio, chiaro riferimento al Battesimo, ricordata anche nel testo della prima lettera di Pietro. Quaresima occasione per riallacciare questa alleanza, per riandare alla sorgente della nostra vita di fede: il nostro Battesimo!
Il vangelo come sempre scarno, telegrafico… Gesù sospinto dallo Spirito nel deserto, qui fu tentato da Satana. Qui non si entra nel dettaglio delle tentazioni. Gesù va nel deserto per prepararsi alla sua missione nel mondo. Egli non ha bisogno di conversione, ma, in quanto uomo, deve passare attraverso questa prova, sia per Sé stesso, per obbedire alla volontà del Padre, sia per noi, per darci la grazia di vincere le tentazioni. Questa preparazione consiste nel combattimento contro lo spirito del male, cioè contro il diavolo. Anche per noi la Quaresima è un tempo di “palestra” spirituale, di lotta spirituale: siamo chiamati ad affrontare il Maligno mediante la preghiera per essere capaci, con l’aiuto di Dio, di vincerlo nella nostra vita quotidiana.
Lo sappiamo, il male è purtroppo all’opera nella nostra esistenza e attorno a noi, dove si manifestano violenze, rifiuto dell’altro, chiusure, guerre, ingiustizie. Tutte queste sono opere del maligno, del male. La tentazione può avere anche un risvolto positivo perché se superata ci aiuta a crescere, ci tempra e ci irrobustisce.
Subito dopo le tentazioni nel deserto, Gesù comincia a predicare il Vangelo, cioè la Buona notizia… che esige dall’uomo conversione e fede. Egli annuncia: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino»; poi rivolge l’esortazione: «Convertitevi e credete nel Vangelo» (v.15), credete a questa Buona notizia che il regno di Dio è vicino. Nella nostra vita abbiamo sempre bisogno di conversione, tutti i giorni! Infatti, non siamo mai sufficientemente orientati verso Dio e dobbiamo continuamente indirizzare la nostra mente e il nostro cuore a Lui. Per fare questo bisogna avere il coraggio di respingere tutto ciò che ci porta fuori strada, i falsi valori che ci ingannano attirando in modo subdolo il nostro egoismo. Invece dobbiamo fidarci del Signore, della sua bontà e del suo progetto di amore per ciascuno di noi. Solo Dio ci può donare la vera felicità: è inutile che perdiamo il nostro tempo a cercarla altrove, nelle ricchezze, nei piaceri, nel potere, nella carriera, in ciò che può illuderci per un momento ma non è felicità!
Il regno di Dio è la realizzazione di tutte le nostre aspirazioni, perché è, al tempo stesso, salvezza dell’uomo e gloria di Dio. In questa prima domenica di Quaresima siamo invitati ad ascoltare con attenzione e raccogliere questo appello di Gesù a convertirci e a credere nel Vangelo. Siamo esortati a iniziare con impegno il cammino verso la Pasqua, per accogliere sempre più la grazia di Dio, che vuole trasformare il mondo in un regno di giustizia, di pace, di fraternità.