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Liturgia della Domenica 2 Giugno - Il Commento di Don Claudio
Oggi la Chiesa ci invita a celebrare la solennità del Corpus Domini, del Corpo e del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. Il Vangelo di Marco, suddividibile in due parti, nella prima parte descrive quello che potremmo definire l’antefatto, o meglio il luogo e i preparativi che precedono il Banchetto Eucaristico.
Poi, la seconda parte: l’istituzione dell’Eucaristia.
Prese, recitò, spezzò il pane e lo diede: Prendete, questo è il mio corpo!
Prese (un calice), rese grazie, lo diede e tutti ne bevvero. Questo è il mio sangue dell’Alleanza, versato per molti.
Poche parole, alla maniera di Marco, e il mistero che si rende visibile a quei discepoli che probabilmente non comprendevano quanto stava accadendo sotto i loro occhi.
E possiamo chiederci… quanto noi, che prendiamo parte all’Eucarestia domenicale o feriale, comprendiamo ciò che avviene sull’altare? Che cos’è l’Eucaristia? Come viviamo la nostra partecipazione all’Eucaristia? Quanto ci sentiamo partecipi di ciò che si compie sull’altare? Quanto nell’accostarci al pane Eucaristico avvertiamo la grandezza e al tempo stesso la nostra indegnità in questo incontro? Dio per me si fa pane. Si rende commestibile, si rende mangiabile… entra in me, entra in ciò che io sono, entra nel mio intimo, diventa parte di me. Se ci pensiamo veramente… è qualcosa di straordinario e di unico, di formidabile e di potente.
Prendete… Gesù si offre a noi, costruisce per noi e con noi una nuova Alleanza… che supera tutte quelle stipulate con il popolo di Israele.
Gesù realmente presente nell’Eucaristia. Gesù realmente presente, custodito nelle nostre Chiese.
Quando entriamo in una Chiesa, piccola o grande che sia, non lo vediamo, ma Egli è presente… vediamo una fiammella, vediamo un tabernacolo, semplice o grandioso… Francesco Marto, uno dei tre pastorelli di Fatima… diceva alla sorella Giacinta io resto qui, in chiesa davanti al tabernacolo, a fare compagnia a Gesù nascosto.
Forse anche noi quando eravamo piccoli siamo stati portati in chiesa dai nostri genitori o dai nostri nonni, per un momento di preghiera… e ci dicevano “manda un bacino a Gesù” … che è lì presente nel tabernacolo. Non capivamo… ma ci fidavamo di chi ci invitava a compiere quel gesto semplice e al contempo ricco di stupore per quella che può essere la fede a misura di un bambino.
Gesù nascosto ma presente, vivente, operante in chi è certo che nell’accostarsi a lui si nutre di un cibo che profuma di eternità…
Teresa Neumann. La Chiesa cattolica le attribuisce alcuni fenomeni e proprietà sovrannaturali: stigmate, bilocazione, profezia; l’essere guarita da paralisi e cecità in seguito a visioni mistiche; la conoscenza di lingue mai studiate (greco, latino, aramaico); la capacità di vivere senza alimentarsi: secondo quanto asserito da vari testimoni, per 36 anni nutrita ogni giorno esclusivamente con la Comunione sacramentale, senza assumere altri alimenti o bevande. Esami cui è stata sottoposta ne hanno confermato la sanità mentale, escludendo qualsiasi patologia a carico della personalità (1898 - 1962).
possa essere sempre vostro sostegno.