- Questo sito usa cookie per fornirti un'esperienza di navigazione migliore.
- approfondisci
- ok
Il Cena del Giovedì Santo
Il primo grande giorno del sacro Triduo rievoca l’inizio degli avvenimenti del mistero pasquale: l’ultima Cena, l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio. Cristo anticipa nel «segno» il sacrificio del suo corpo immolato e del suo sangue versato, il sacrificio del suo «passaggio» pasquale da questo mondo al Padre.
L’ORA DELL’AMORE INFINITO
L’Agnello Pasquale è pronto per essere immolato. In Egitto l’antico popolo d’Israele celebra la sua prima pasqua: con il sangue di un agnello viene salvato e liberato dalla dura schiavitù del faraone. A Gerusalemme il nuovo Israele celebra la nuova Pasqua: con il sangue di Cristo viene liberato dalla più dura schiavitù di Satana, del peccato e della morte. Giunta la sua ora, Gesù si consegna al Padre e ai suoi. Il Pane e il Vino sono i segni concreti di un Amore spinto fino all’estremo.
Solo la ‘fantasia’ di un Uomo-Dio, follemente innamorato dell’umanità, poteva escogitare un modo così semplice e familiare di essere presente senza disturbare e senza forzare. È amore puro che richiede fede viva e contraccambio di amore. La lavanda dei piedi ne è una manifestazione concreta. Il gesto inaudito del Maestro, che si fa schiavo, turba e scandalizza Pietro, non Giuda. Pietro reagisce, ma poi si lascia illuminare e purificare; Giuda, si lascia solo lavare, rimanendo prigioniero della notte del cuore. E tu, ti sei mai incantato o scottato di fronte a questo fuoco di Amore infinito?