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Liturgia della Domenica - 10 Novembre
Può accadere che alla fine di un anno sorgano in noi domande circa la nostra fine. Scompariremo, saremo ridotti allo stato di ombre erranti, come credevano gli antichi? La risposta la troviamo in Dio, il Dio della vita. - Oggi si celebra la 69ma Giornata nazionale del Ringraziamento.
GUARDARE ALLA RISURREZIONE!
Due giorni dopo i bombardamenti avvenuti a Roma il 16 febbraio 1944, Giorgio La Pira scrisse: «Niente paura, non c’è che da fare una sola cosa: trascendere, con più intenso desiderio e con più viva orazione, l’ordine del tempo, per fissarsi, e quasi inserirsi, in quello dell’eterno. Guardare il Paradiso. (…) Sì, proprio così: per vincere nel tempo c’è bisogno di una forza dell’eterno; perché per ordinare il mondo dell’uomo, c’è solo la forza che dona il mondo di Dio» (Radicati nella Trinità). Guardare al Paradiso, anzi, guardare alla Risurrezione: è questo l’invito del Signore in questa domenica. Perché? Per poter affrontare le sfide del nostro tempo. Infatti, cosa ci custodirà fedeli all’amore di Dio, come i sette fratelli al tempo dei Maccabei? Una fede chiara nella Risurrezione della carne! Una fede gioiosa in quest’orizzonte di luce: là dove «non si prenderà né moglie né marito», perché, nel nostro corpo, allora glorificato, vivremo un amore aperto alle dimensioni del cuore di Dio: saremo un cielo gli uni per gli altri! Oggi, facciamo nostro il grido di gioia di Paolo: «Il Signore ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza.