Liturgia della Domenica - 25 Novembre

gesu reGesù è il re-pastore, che nutre il suo gregge con l’offerta del suo corpo e del suo sangue. Gesù è il re nell’umiltà della sua passione redentrice. Il regno di Gesù Cristo unisce nella solidarietà il Dio del cielo con gli uomini della terra.

VENGA IL TUO REGNO NEL MONDO DEGLI UOMINI

Il termine Re deriva dal latino rex, da regere, cioè governare, ma anche dal termine sanscrito rags cioè «risplendere, essere illustre». Re non è soltanto colui che governa ma anche «colui che risplende» ed illumina il suo popolo. Oggi, la liturgia ci fa contemplare questo splendore che è proprio della regalità di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il nostro Signore e Salvatore. Una regalità particolare, atipica, come ci suggeriscono bene le letture di questa domenica. È la regalità del Figlio dell’uomo, a cui Dio dà ogni potere e ogni regno. È la regalità di Colui che il Padre ha costituito sì vincitore di tutte le potenze del male, simboleggiate dalla profezia di Daniele nelle quattro bestie (I Lettura), ma non guerriero e portatore di spada. 

Il Figlio di Dio infatti le vincerà tutte sulla croce, che Giovanni vede come un trono, ponendo tali potenze demoniache come sgabello dei suoi piedi (Vangelo). A conferma di questo rimane il drammatico dialogo con Pilato nel quale il regno di Gesù Cristo si mostra nella sua più importante caratteristica: esso, pur presente in questo mondo, non vi appartiene, se non come regno dello spirito.