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Liturgia della Domenica - 6 Ottobre
Gesù ci insegna che la forza della fede è nell’amore e nel servizio, come illustra la parabola del padrone e del servo al suo servizio. Gesù stesso è venuto per servire e non per essere servito. Nella comunità cristiana tutti dobbiamo riconoscerci «servi inutili», felici di poter donare e amare, anche sacrificando noi stessi.
GLI APOSTOLI AL SIGNORE GESÙ: «ACCRESCI IN NOI LA FEDE!»
La domanda sulla Provvidenza di Dio, cioè sul suo interessamento per la sorte dell’uomo, sorge spontanea di fronte al male subìto senza averlo in alcun modo causato. Perché il Signore non manifesta la sua potenza, perché non snuda il suo “braccio potente” di fronte alla violenza e all’oppressione? Gli interrogativi del profeta Abacuc sono quelli tipici di ogni uomo. Ad essi Dio non risponde direttamente con applicazioni immediate e limitate a quel che sta succedendo, ma con l’invito ad aver fiducia in lui, perché la sua fedeltà non verrà mai meno (I Lettura).
La fede in Dio (Vangelo), che i discepoli chiedono al Signore di accrescere, è il bene prezioso che a noi è stato donato nel Battesimo e che viene alimentato con l’ascolto della Parola di Dio e la celebrazione dei Sacramenti. A tale dono deve però corrispondere la nostra responsabilità personale e comunitaria. Solo così la fede si traduce in testimonianza di ciò che Dio può fare per chi gli è fedele. In questo senso, però, l’atteggiamento richiesto non è quello della pretesa, ma quello dell’umiltà, per far emergere il primato della grazia di Dio in noi.