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Liturgia della Veglia di Natale - Il Commento di Don Claudio
Celebrare il Natale con una comunità cristiana è sempre motivo di grande gioia. Celebrare in questa notte santa, per noi che abbiamo fatto la scelta di essere qui questa sera, vuol richiamarci che al centro del Natale poniamo il Bambino Gesù, quel bambino che abbiamo deposto nella mangiatoia all’inizio di questa celebrazione.
Lui e solo Lui è il vero Natale. Lui è il motivo per cui questa sera siamo qui, perché oggi, domani e per tutta l’Ottava di Natale ci scambiamo l’augurio di Buon Natale. Se Gesù non è il festeggiato, se il Bambino di Betlemme non è il motivo della nostra gioia, tutto si risolve in un palco solenne che serve solo a far muovere l’economia, il mercato e tutte le diavolerie che questo mondo di certo non si perde nell’escogitarle.
È un Bimbo al centro della nostra gioia. È la Parola fatta carne che ogni anno ci fa gioire e stupire per il miracolo più grande della Vita. Non è una bella favola, una storiella, un racconto tramandato dalla tradizione di un popolo... è un fatto storico ben delimitato dalle coordinate che il Vangelo di Luca, supportato anche da storici non cristiani, porta una volta di più alla nostra attenzione.
Noi che ci meravigliamo per il progresso della scienza e della tecnica ... sembra che non siamo più capaci di stupirci per il miracolo del Natale: Dio che si fa uno di noi, Dio che si fa bambino, Colui che i cieli dei cieli non possono contenere si incarna! E la bellezza di questo annuncio che troppo spesso disattendiamo è che il Divino si incontra con l’umano e l’umano è chiamato ad essere parte del Divino... perché in Gesù, vero Dio e vero uomo, noi siamo chiamati a qualcosa di meraviglioso, di grande, di unico... lui diventa il modello sul quale costruire una vita in pienezza... autenticamenteu mana!
Il Bambino di Betlemme nulla toglie alla nostra umanità ... ma la arricchisce, le dà un senso, la rende piena e straordinaria. Questovedono i pastori di Betlemme, questo vedono i piccoli, i poveri, i semplici. Questo siamo chiamati a vedere e a contemplare anche noi... togliendo tutto quanto diventa distrazione, intralcio ...togliendo quanto ci porta lontano dal Natale autentico che è e rimane il Bambino Gesù.
Quante volte Papa Francesco ci invita a riscoprire il Natale del silenzio, della preghiera, dello stare a tu per tu con il presepe. Se ci sarà questo ci sarà l’autentica festa delle nostre famiglie ... se questo non ci sarà tutto sarà solo tradizione stanca, ripetitiva, fredda...
In questa notte santa, cari fratelli e sorelle, non abbiamo bisogno di tante parole! Abbiamo bisogno di contemplare, abbiamo bisogno di dire alla nostra vita il Mistero che celebriamo... abbiamo bisogno si, di augurarci Buon Natale, ma nel suo significato più profondo.
E con questo spirito desidero augurare Buon Natale alle mamme di questa comunità. Voi che avete generato alla vita, sapete bene che cosa voglia dire attendere un figlio e metterlo al mondo. Con la vita voi, con i vostri sposi, avete donato anche la fede! Spesso ci sono mamme che versano lacrime perché i figli si allontanano dalla vita di fede! Se da una parte dobbiamo continuamente interrogarci su come testimoniamo la nostra fede ... dall’altra non deve mai mancare l’impegno ad accompagnare i nostri figli con la preghiera costante, assidua, insistente!
Buon Natale vorrei dirlo questa sera a tutti i papà di questa comunità. Con le fatiche della vita, con i problemi e talora le preoccupazioni che attanagliano il vostro quotidiano non manchi mai la certezza che il Bambino di Betlemme vi accompagna e con Lui vi accompagna San Giuseppe che si ritrovò senza nulla chiedere ad essere parte di una storia più grande di lui ma con dedizione e determinazione non si tirò mai indietro e alle parole preferì i fatti concreti nel dare sicurezza e speranza alla sua famiglia. Così sia anche per voi!
Buon Natale a quanti in questa comunità di Natali ne ha celebrati tanti e forse sono protagonisti, con amarezza, di un raffreddamento nel celebrare questo giorno speciale... A voi anziani, nonni e nonne, vorrei dire che mai dovete perdere la speranza e se avete avuto la gioia di assaporare Natali più veri e più sentiti... continuate a raccontare, a testimoniare, ad essere presenti proprio a partire da questo vostro vissuto!
Buon Natale ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani. Il Figlio di Dio che in questa notte celebriamo nato per noi è stato come tutti noi bambino, ragazzo, adolescente, giovane, uomo... di certo anche lui talvolta avrà fatto fatica a vivere la quotidianità del tempo... ma sempre si è ancorato al Padre del cielo perché non gli facesse mai perdere di vista il senso grande della vita! Oggi non sono i social, le distrazioni della televisione, il possedere le cose che fanno bella la vita ma è l’affetto dei vostri cari ricercato e conquistato ogni giorno che dà spessore alla vostra vita, che incanala la vostra esuberanza e il vostro entusiasmo... Restate sempre ancorati all’amico Gesù che vi comprende più di quanto possiate immaginare.
E infine Buon Natale agli ammalati di questa comunità. Ammalati nel corpo e nello spirito. I primi forse impossibilitati a condividere il cammino della comunità in maniera attiva, i secondi... lontani per scelta, per incomprensioni, per dubbi o incertezza. Il piccolo Gesùriscaldi i cuori più di quanto possiamo riscaldarli noi preti o la comunità stessa: Lui, Lui solo deve essere il “tutto” della nostra vita... anche quando la malattia, la sofferenza, il “non-senso” sembrano distoglierci dal valore grande che la vita porta sempre con sé.
Buon Natale comunità di San Pio X! Voi tutti siete preziosi agli occhi di Dio e il celebrare il Natale è il rimarcare la certezza che proprio per questo, Dio si è fatto uno di noi, è venuto a cercarci, ha voluto fare storia di salvezza con tutti noi!
Buon Natale a tutti e questa celebrazione sia preghiera che portiamo davanti al Figlio di Dio per ciascuno e per tutte le vostre famiglie!