Preghiera in Famiglia - Ottava di Pasqua

crocifisso pfMETTIAMO SUL TAVOLO APPARECCHIATO: LA BIBBIA O IL VANGELO, UNA CANDELA ACCESA e DEI FIORI.

 

G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 

G. Siamo dentro il grande giorno di Pasqua, che dura otto giorni. Questa domenica viene detta “in Albis deponendis” perché i battezzati adulti, che avevano indossato la veste bianca del Battesimo alla Veglia pasquale, la deponevano in questa domenica. Oggi la liturgia ci invita a gioire per i doni del Risorto, in particolare la pace. Gesù risorto assicura il dono della pace ai suoi discepoli, chiusi in casa per la paura, a noi e all’umanità. Questa domenica ricorda anche la Divina Misericordia: Il Cristo Risorto ci consegna il dono del Perdono.

Atto di speranza: sequenza di Pasqua 

Lett. Alla vittima pasquale s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. 

Tutti. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

Lett. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea». 

Tutti. Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

 

Se possibile, si canta l’Alleluia.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-31) 

Narratore: La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: 

Gesù: «Pace a voi!». 

Narratore: Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: 

Gesù: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 

Narratore: Detto questo, soffiò e disse loro: 

Gesù: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 

Narratore: Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: 

Discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». 

Narratore: Ma egli disse loro: 

Tommaso: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 

Narratore: Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: 

Gesù: «Pace a voi!».

Narratore: Poi disse a Tommaso: 

Gesù: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 

Narratore: Gli rispose Tommaso: 

Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».

Narratore: Gesù gli disse: 

Gesù: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Narratore: Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

 

Eventualmente si può fare una semplice condivisione della Parola. 

Possiamo fermarci sulla Beatitudine: “beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”

 

Riflessione.

G.  Le porte chiuse non sono un ostacolo per Gesù. Egli viene proprio dentro le nostre realtà, i nostri timori, i nostri limiti. Non chiede nulla, annuncia la pace e mostra le mani e il fianco. In quelle mani riconosciamo Gesù, vediamo e ricordiamo tutto ciò che ha fatto. Con il suo costato trafitto, Gesù mostra il Suo amore per noi. Gesù rassicura e soffia sui discepoli il Suo Spirito, come inizio di una nuova creazione che è vita, rinascita, forza, coraggio, cambiamento, perdono, gioia, pace. Come Tommaso, anche noi facciamo fatica a credere a coloro che l’hanno visto, alla testimonianza delle nostre comunità e vogliamo “vedere e toccare” di persona. L’incredulità di Tommaso ci mostra una “nuova” porta chiusa, quella delle relazioni profonde, quella del cuore. Otto giorni dopo, sempre di Domenica, di nuovo a porte chiuse, Gesù torna ed invita Tommaso a vedere, toccare ed entrare dentro quelle ferite, perché sono luogo di comunione. Invita noi a fidarci e a spalancare la porta del cuore, perché con il Suo Spirito nella condivisione di limiti, paure, fatiche, possiamo “vedere e toccare” il Suo amore e credere.

 

Credo apostolico 

G. Rinnoviamo la nostra fede con il Credo degli apostoli: vogliamo raccontare le grandi opere che Dio ha compiuto per noi e professare la nostra fede nel Padre, Amore onnipotente, nel Figlio Gesù, morto e risorto per noi, nello Spirito Santo, che ci rende figli e fratelli. 

Tutti. Credo, Signore. Amen. 

Lett. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. 

Tutti. Credo, Signore. Amen. 

Lett. E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli ìnferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. 

Tutti. Credo, Signore. Amen. 

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. 

Tutti. Credo, Signore. Amen. 

 

Preghiere di intercessione 

G. Rivolgiamo con fiducia al Signore le nostre preghiere e diciamo: Resta con noi Signore!

 

L1. La Chiesa è chiamata ad annunciare la Pace e la Misericordia di Dio. Rendici testimoni di pace con tutti e di perdono T. Resta con noi Signore!

 

L2. Quando fatichiamo a vivere questa situazione di isolamento a causa del contagio e a sostenere il peso delle giornate e delle preoccupazioni per il futuro T. Resta con noi Signore!

 

L3. Per tutte le persone che soffrono… (ognuno può ricordare qualcuno) T. Resta con noi Signore!

 

Si possono aggiungere intenzioni spontanee…                     Padre nostro...    Ave Maria…

G. Signore Dio nostro, che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati a una speranza viva mediante la risurrezione del tuo Figlio, accresci in noi, sulla testimonianza degli apostoli, la fede pasquale, perché aderendo a Lui, pur senza averlo visto, riceviamo il frutto della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

G. Il Signore risorto ci guidi nel cammino di Pasqua, ci benedica, ci protegga e ci custodisca nel suo amore. T. Amen. 

G. Portiamo a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia. T. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

Canto o musica finale.