1 Gennaio - Solennità di Maria, Madre di Gesu'

Maria“Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così la prima lettura tratta dal libro dei Numeri. Contemplare il volto di Dio. Che cosa vuol dire? Essere in grazia di Dio. Essere in comunione con Lui. Cercare di vivere il suo insegnamento, la sua Parola. Quando siamo nel peccato questa realtà non può esserci… essere nel peccato vuol dire volgere le spalle a Dio, non godere del “suo volto” rivolto verso di noi. Dovremmo adoperarci, ogni giorno dell’anno, ogni giorno della vita, perché la nostra vita di cristiani possa essere sempre in grazia di Dio. 

Il Vangelo di Luca si attesta ancora nel clima del Natale, non a caso oggi concludiamo l’Ottava del Natale, gli otto giorni nei quali abbiamo celebrato come un unico grande giorno la solennità della nascita del Figlio di Dio. Otto giorni dopo fu circonciso, secondo la tradizione ebraica, e gli fu messo nome Gesù. Insieme al Bambino Gesù protagonisti di questo racconto evangelico sono anche i pastori e la Santa Famiglia. Maria custodisce quanto può vedere con i suoi occhi e i pastori, dopo essere andati senza indugio, tornano glorificando e lodando Dio. Fare esperienza, vivere un incontro, sapersi stupire e tornare arricchiti di un evento che non può lasciarti indifferente. 

Abbiamo celebrato la gioia del Natale, nel tornare alla quotidianità non possiamo non far tesoro di quanto abbiamo vissuto. Con Maria custodiamo il mistero del Natale, meditandolo nel nostro cuore. Con Maria, in questa solennità che ne esalta la maternità, non manchiamo di portare Gesù a chi incontriamo nel nostro quotidiano. Lei lo ha generato nella carne, noi lo possiamo generare nello Spirito, nella sua Parola, nella testimonianza che siamo chiamati a dare con la vita.

Nel primo giorno dell’anno la Chiesa richiama l’attenzione di tutti sul dono e sul valore della pace. Papa Francesco, come del resto hanno sempre fatto i suoi predecessori, ha scelto un tema e indirizzato agli uomini di buona volontà un messaggio. Il tema è: “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. Questo un breve passaggio del messaggio: “Che il 2025 sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani [22]. Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato: un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri (…). Il disarmo del cuore è un gesto che coinvolge tutti, dai primi agli ultimi, dai piccoli ai grandi, dai ricchi ai poveri. A volte, basta qualcosa di semplice come «un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito». Con questi piccoli - grandi gesti, ci avviciniamo alla meta della pace e vi arriveremo più in fretta, quanto più, lungo il cammino accanto ai fratelli e sorelle ritrovati, ci scopriremo già cambiati rispetto a come eravamo partiti”. 

Apriamo così il nuovo anno e che sia per tutti un anno di speranza !

BUON 2025 !